Legge3.it: il caldo autunno degli italiani, a rischio indebitamento
Legge3.it lancia l’allarme: “Le scadenze sospese si salderanno tutte insieme, e presenteranno un conto salato. Migliaia gli italiani a rischio indebitamento, in molti ci hanno già contattato per chiedere informazioni sui casi di sovraindebitamento”
Per moltissimi italiani si preannuncia un autunno (e probabilmente anche un inverno) caldo dal punto di vista economico, con un possibile rosso sul conto in banca. Ben presto, infatti, tutte quelle scadenze fiscali e dei vari pagamenti che i vari DPCM sospendevano, torneranno a bussare alle porte di migliaia di italiani, presentando loro un conto salato.
Tutte le cartelle esattoriali momentaneamente sospese, dovranno essere saldate entro il 30 novembre in un’unica soluzione. Chi, invece, aveva aderito alla Rottamazione TER e al Saldo e Stralcio, si troverà a pagare le rate, sospese in questi mesi, entro il 10 dicembre. Anche qui in un’unica soluzione. Per quanto riguarda, invece, le tasse che si dovevano pagare durante i mesi dell’apice dell’emergenza da Covid19, la scadenza è fissata al 16 settembre. Data, questa, entro la quale si dovrà versare l’intero importo oppure il 50%, ovvero la prima delle 4 rate mensili maggiorate da interessi. Il restante 50% potrà essere corrisposto a partire dal 2021 in non oltre 24 rate. Sempre a settembre, si tornerà a pagare anche le rete dei mutui. Ad aggravare ulteriormente il quadro è il nodo dei licenziamenti, bloccati fino al 15 dicembre.
La paura ora è che la somma delle varie voci di spesa possa mettere molte persone in difficoltà. Un disagio che costringerebbe la gente a chiedere un prestito per far fronte ad una spesa altrimenti insostenibile. A lanciare l’allarme è ancora una volta Legge3.it, che da anni si occupa di sovraindebitamento, aiutando privati e imprese nel processo di sdebitamento.
“Siamo di fronte ad uno scenario estremamente preoccupante, con una lunga lista di voci da pagare che si dovranno saldare tutte insieme. Sono molte, però, le persone che dalla crisi da covid19 stanno uscendo profondamente provate dal punto di vista economico. Come faranno a pagare migliaia di euro tutte insieme? Chiederanno un prestito, ma poi inizieranno le rate, le difficoltà a pagarle (perché se non cambiano le cose, i soldi continueranno a non esserci), e queste persone finiranno schiacciate dagli interessi e da importi sempre più alti. Nelle ultime settimane molte persone si sono rivolte a noi chiedendo proprio quale sia l’iter da seguire in caso di sovraindebitamento. Sanno già che, probabilmente, finiranno per trovarsi in quella situazione. E tra qualche mese, si sbloccheranno i licenziamenti. Se fino ad oggi, nonostante il blocco, l’Istat dichiara già stati persi 500.000 posti di lavoro, cosa accadrà nei prossimi mesi?”. Commenta Gianmario Bertollo, fondatore di Legge3.it.
“È assolutamente necessario che il Governo intervenga per evitare che migliaia di cittadini finiscano nella crisi più nera, facendo tutto ciò che è in proprio potere. Non ultimo, l’avvio di campagne di informazione circa la legge numero 3 del 2012, ancora sconosciuta ai più, il testo che introdusse gli strumenti normativi che consentono legalmente di uscire da situazioni di sovraindebitamento”. Così conclude la sua riflessione Gianmario Bertollo.
Foto di HaticeEROL liberamente tratta da Pixabay
I dati riportati in questo articolo si riferiscono ad un comunicato stampa di Legge3.it risalente a prima degli ultimi DPCM, i quali hanno prorogato fino al 31/12 alcune delle misure ivi riportate e addirittura fino al 31/3 il blocco dei licenziamenti.