Draghi e maghi: un ruolo per tutti nella salvezza dell’Italia!
Tra Draghi e maghi, quale futuro per il nostro Paese?
Nel bailamme che da giorni è protagonista della scena politica italiana ieri il Presidente della Repubblica Mattarella, ha offerto uno scenario concreto e plausibile che a breve potrebbe prendere vita: affidare il Governo a Mario Draghi!
Il Presidente ha argomentato la sua scelta in virtù delle tre priorità che al momento sono in capo al nostro Paese e cioè: la pandemia e la necessità di vaccinare al più presto una fetta importante della popolazione; l’urgenza di provvedimenti sociali e di aiuto alle fasce più deboli ed in difficoltà; l’elaborazione di un piano economico e finanziario che appare ancora più pressante in prospettiva di scenari quali ad esempio lo sblocco dei licenziamenti.
Il richiamo alla responsabilità è necessario!
Le varie alleanze sono al vaglio di questa nuova possibilità che offre a tutti un ruolo nuovo, un potere decisionale imminente su quelle che potranno essere le sorti dell’Italia soprattutto in virtù dell’incognita, tutta ancora da affrontare, riguardo alla gestione dei fondi europei.
E proprio in virtù di questo, l’uomo del “whatever it takes”, del “costi quel che costi” per salvare l’euro e che gode del giusto prestigio in ambito Europeo, per avere dato seguito alle parole con i fatti, potrebbe essere anche colui in grado di mettere d’accordo una solida maggioranza che consenta al Paese di affrontare un momento così delicato.
Dalla sua attenzione verso i giovani, già manifestata al meeting di Rimini in estate, durante il quale evidenzia come sia a rischio il loro avvenire e come sia necessario porli al centro di ogni riflessione, investendo su istruzione e formazione per “potere disegnare il futuro”, anche sulla opportuna gestione del Recovery Fund, Draghi si è già espresso chiaramente a dicembre
“La sostenibilità del debito pubblico in un certo Paese sarà giudicata sulla base della crescita e quindi anche di come verranno spese le risorse di Next Generation Eu”
ed ancora:
“Se saranno sprecate il debito alla fine diventerà insostenibile perché i progetti finanziati non produrranno crescita”.
In attesa della convocazione imminente al Quirinale in cui Draghi sarà allertato al compito di dare vita a un nuovo esecutivo e di “alto profilo” in grado di tirarci fuori dalla crisi … ogni italiano resta a guardare mentre le piccole storie di tutti si intrecciano come in un gioco di ruolo!
Articolo di Monia Strazzeri.