Tutela degli animali: senza non può concretizzarsi una vera transizione ecologica
Associazioni animaliste e ambientaliste: “Bene l’inserimento dello sviluppo sostenibile in Costituzione, è importante cogliere questa occasione storica per includere anche la tutela degli animali”
Inserire la tutela degli animali come esseri senzienti nella Costituzione; per garantire davvero che la protezione dell’ambiente sia completa di tutte le forme di vita presenti in natura. Questa è la richiesta contenuta in una lettera indirizzata al nuovo presidente del Consiglio, Mario Draghi; al ministro Cingolani; alla presidenza e ai capigruppo della prima commissione Affari Costituzionali del Senato, da Animal Law Italia insieme con HSI/Europe – Italia; OIPA Italia Onlus; LAV Onlus; ENPA Onlus; Save the Dogs and Other Animals; Essere Animali OdV,; Legambiente Onlus; LNDC Animal Protection; Animal Equality Italia Onlus; CIWF Italia Onlus.
Il tema peraltro è già all’ordine del giorno della prima Commissione del Senato; chiamata a esaminare alcune proposte di legge costituzionale in materia di tutela ambientale. Motivo per il quale dopo l’impegno assunto da Draghi durante le repliche sulla fiducia al Senato a inserire lo sviluppo sostenibile nella Costituzione, quale fondamentale strumento per preservare il Pianeta per le future generazioni, nell’ottica di un ridisegnato rapporto dell’uomo con l’ambiente e l’ecosistema; le associazioni chiedono che si dia spazio alla richiesta di inserire nella carta costituzionale anche la tutela degli animali in quanto “esseri senzienti”.
Fino a oggi, infatti, nella legislazione italiana gli animali sono considerati ancora come “res”, oggetti, secondo l’antica concezione del diritto romano; quindi privi di quelle tutele specifiche che riguardano gli esseri senzienti, nonostante sia ormai acclarato che essi provino sentimenti a tutti gli effetti e, nel caso di animali da compagnia, siano parte integrante delle famiglie che li accolgono.
Non può, quindi, concretizzarsi una reale protezione dell’ambiente e una vera transizione ecologica, tema cardine del discorso del presidente Draghi, senza una svolta seria e completa nella tutela costituzionale degli animali che sono “anche” parte integrante di quell’ambiente da proteggere. Infatti, ogni anno si estinguono innumerevoli specie animali; la pandemia ha dimostrato come un rapporto squilibrato con il mondo animale sia pericoloso anche per l’essere umano. Inoltre, l’articolo 13 del Trattato di Lisbona richiama gli Stati membri dell’Unione Europea a tutelare gli animali in quanto esseri senzienti; e ciò è già realtà in Paesi quali Germania, Austria e Svizzera. E vi sono altri esempi internazionali, come l’articolo 51 della Costituzione indiana che indica, quale dovere di ogni cittadino, proteggere e provare compassione verso le creature viventi.
“Pertanto, auspichiamo che Governo e Parlamento, condividendo uno sguardo costantemente rivolto al futuro – conclude la lettera – sapranno cogliere l’opportunità storica che si profila per dare rilievo costituzionale ad una tematica che interessa tutti gli italiani che, grazie alla stretta relazione con cani, gatti e altri animali da compagnia, hanno profondamente rinnovato la loro relazione con gli animali. Ricordiamo che oltre un milione di cittadini, in prima persona, presta la propria attività di volontariato in questo ambito”.