Criptovalute, un mercato lento ma non tutti i segnali sono negativi
- Il trading in-range di Bitcoin e il processo di accumulo
Durante la settimana appena trascorsa la maggior parte delle coin sono state scambiate in un range ristretto e il mercato è cresciuto molto lentamente: a guidare il trend è stato Bitcoin, sceso di circa il 9% negli ultimi 7 giorni. Rispetto alle settimane precedenti, la volatilità è diminuita, e questo potrebbe essere indice di un mercato in fase di accumulo, che si sta preparando ai prossimi avvenimenti.
La BTC Dominance (indicatore della domanda del mercato globale per Bitcoin) si sta tenendo sopra il 45% (in aumento rispetto al 39% raggiunto nel mese di maggio) e le altcoins non stanno tenendo il passo.
- Ethereum è di nuovo sotto i 2.000 €
Ethereum si muove sotto la media mobile a 50 giorni toccata la scorsa settimana: il livello di resistenza a 2.000 € ha portato alcuni profitti nel breve termine per i trader e solo una pausa al di sopra di questo livello potrebbe segnare la fine della correzione. Il prezzo è ancora oscillante all’interno del modello a cuneo discendente di inizio giugno, ma se i rialzisti non vogliono cedere il mercato ai ribassisti dovranno mantenere il loro livello di sostegno: abbassarlo significherebbe far precipitare Ethereum. Il controverso aggiornamento London hard fork per la blockchain di Ethereum è stato ritardato al 4 agosto,ma questo non è particolarmente negativo dato che non è la prima volta che ciò accade. Il prezzo medio del gas sulla blockchain di Ethereum è sceso al suo picco minimo da marzo 2020, sulla fascia 15-30 Gwei.
- Cardano (ADA) è ancora uno degli asset più performanti
Il comportamento di Bitcoin suggerisce che si sta preparando un forte breakout tra BTC e altcoin. Alcune di queste stanno già performando egregiamente e Cardano (ADA) ne è un esempio. ADA, infatti, è uno degli asset più performanti di quest’anno anche perché gli investitori sono rialzisti in previsione della piena attuazione del contratto smart “Alonso” previsto entro la fine dell’estate. Nonostante la correzione complessiva, ADA dall’inizio dell’anno è in salita del 600%.
- Le altcoins sono scambiate in un range di prezzo variabile
I rialzisti stanno ancora cercando di spingere Polkadot (DOT) sopra i 14 €, ma finora non hanno ancora potuto sostenere i livelli più alti e i ribassisti l’hanno riportato a 11 €. Il range trading è in corso da metà giugno e qualsiasi breakout formerà un nuovo trend per DOT.
Un andamento simile a quello di DOT si registra per Chiliz (CHZ), ma dal range più ampio e con un livello di supporto a 12 € e uno di resistenza a 30 €.
Su IOTA si sta lottando per il controllo tra il livello di resistenza a 0,8 € e quello di supporto a 0,55 € ma, per ora, nessuna delle due parti sembra abbastanza forte da prendere il controllo del prezzo.
- S&P Dow Jones lancia cinque nuovi indici crypto
Al di là di alcune FUD news (espressione per indicare il senso di paura, incertezza e dubbio che influenza gli scambi delle criptovalute) dovute alla questione della stablecoin cinese, gli operatori di trading si sono comunque concentrati sugli indicatori positivi: gli investitori istituzionali stanno accumulando sempre più criptovalute e nuovi prodotti vengono introdotti sul mercato. Tra i segnali più positivi c’è il lancio di cinque nuovi indici crypto da parte di S&P Dow Jones – leader tra gli index provider. Uno degli indici aggiunti di recente è il Broad Digital Market (BDM), che fornisce un’ampia istantanea delle prestazioni del mercato crypto e include più di 240 criptovalute.
Il mercato delle criptovalute è in continua crescita e, di conseguenza, benchmark trasparente e soluzioni index-based di crypto e blockchain risultano essere quanto mai essenziali: gli indici di mercato, infatti, faciliteranno l’accesso degli investitori e la valutazione di asset emergenti.