Anche l’odontoiatria in aiuto contro il Covid: le proposte del Convegno COCI 2021
Una partnership forte, quella tra medicina classica e odontoiatria, entrambe unite per sconfiggere il nemico pubblico n. 1 di questo ultimo anno e mezzo, ovvero il Covid-19.
Tra i molti argomenti presentati all’annuale raduno del COCI, il Cenacolo Odontostomatologico Centro Italia, anche diversi presìdi sanitari – rigorosamente made in Italy – il cui intento è quello di limitare al massimo il rischio di contagio del virus pandemico ancora in circolazione. “Tra le diverse eccellenze della nostra industria possiamo prendere ad esempio un nuovo tipo di guanti dedicati alla popolazione non medica, a tutti coloro i quali, ad esempio, utilizzano i mezzi pubblici e sono costretti ad appoggiarsi o afferrare le parti comuni delle carrozze o degli autobus” ha illustrato il Presidente del Cenacolo, il dott. Francesco Riva, che ha ribadito come la prevenzione costituisca uno strumento centrale per il benessere.
“Sono dei manicotti dotati di un liquido a base di acido citrico e ioni d’argento, prodotti virucida e battericida, assolutamente atossici e che non lasciano tracce nell’ambiente, nemmeno se dispersi nell’ambiente. Grazie ad un apposito sistema di apposizione di questi componenti chimici, i guanti sono in grado di distruggere nel giro di pochissimi minuti virus e batteri” ha continuato Riva, rappresentante al CNEL per conto della CIU-Unionquadri, il sindacato maggiormente rappresentativo della categoria dei Quadri aziendali.
Il Cenacolo Odontostomatologico Centro Italia rappresenta un’organizzazione nata nel 1987 su iniziativa di un gruppo di medici odontoiatri, con lo scopo di sviluppare iniziative scientifiche e culturali capaci di riflettere lo stato concreto dell’evoluzione dell’odontoiatria. L’assise del Cenacolo, tenutasi a Fiuggi lo scorso 24 e 25 settembre, ha rappresentato il momento per mettere a fattor comune le esperienze dell’odontoiatria nella prevenzione e cura di molte patologie non riconducibili direttamente al cavo orale, ma che da questo traggono origine, diffondendosi poi in tutto il corpo.
“Per molto tempo l’odontoiatria è stata vista come ‘medicina di serie B’” ha fatto eco il dott. Mauro Giacomi, vicepresidente del COCI. “L’esperienza degli ultimi decenni insegna, però, che non è affatto così. L’odontoiatria rappresenta infatti una branca medica che può contribuire moltissimo – soprattutto in termini di prevenzione sanitaria – al benessere della popolazione, come ad esempio nel caso del papilloma virus. Grazie ad un test salivare è oggi possibile diagnosticare preventivamente forme morbose di papilloma o di altre malattie spesso mortali” ha continuato Giacomi.
“Tali risultati ci spingono a riflettere sul ruolo e l’impegno dell’odontoiatria nella vita della cittadinanza. Dobbiamo infatti pensare all’odontoiatria come unità da cui si parte per giungere ad una diagnosi precoce per la salute del cittadino, perché proprio attenzionando il cavo orale è possibile prendere coscienza circa l’origine di parecchie malattie che poi verranno trasmesse in total body”. A tal proposito, il dott. Giacomi ha ricordato come “è stato presentato il progetto ‘Guarda in bocca’, iniziativa che si è basata sull’insegnamento di alcune regole per la l’autovalutazione di eventuali lesioni dal cavo orale, soprattutto in quei soggetti più esposti all’abuso di sostanze alcoliche, fumatori e in tutti coloro i quali hanno una insufficiente cura della loro dentatura. Tale iniziativa è molto utile in tema di prevenzione del cancro del cavo orale, malattia che interessa, secondo l’organizzazione mondiale della sanità, il 10% della popolazione mondiale, di cui circa il 4% di questi tumori sono purtroppo maligni”.
Un risultato straordinario raggiunto grazie all’impegno di professionisti innamorati della propria missione. La prevenzione odontoiatrica – è il caso di dirlo – ha l’oro in bocca.