Nuovo contratto del pubblico impiego: l’ora dei Quadri nella P.A. è finalmente arrivata
Tutto pronto per il nuovo contratto del pubblico impiego. Lo scorso 21 dicembre, infatti, è stata siglata la Preintesa di Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro riguardante il Comparto delle c.d. Funzioni centrali che introduce, tra le diverse novità, un nuovo sistema di classificazione del personale, grazie al quale sono stati ricondotti ad unità i diversi modelli presenti negli ex comparti Ministeri, Agenzie fiscali, EPNE, CNEL tutti confluiti – adesso – nel comparto delle Funzioni Centrali.
Il percorso intrapreso dal Ministro Brunetta, ovvero quello di ridare professionalità e meritocrazia al comparto pubblico, è appena agli inizi, ma i presupposti per la riuscita sembrano esserci tutti. Il neonato modello di classificazione del personale consentirà un maggiore agio nello sviluppo professionale del personale delle pubbliche amministrazioni centrali, con l’intento di valorizzare i più meritevoli e incoraggiare percorsi di crescita di maggiore qualità. All’interno di tale nuovo ordinamento – accanto alle tradizionali tre aree – troverà spazio anche una nuova quarta area, denominata “area delle elevate professionalità” nella quale potrà essere inquadrato personale di livello e preparazione ragguardevole, nonché rappresentare un futuro sbocco professionale per i migliori funzionari già presenti nell’amministrazione. A distanza di 35 anni dalla comparsa nel mondo privato, la categoria dei Quadri intermedi è arrivata, di fatto, anche nel pubblico.
“Non possiamo che plaudire alle previsioni contenute nella Preintesa contrattaule riguardo all’istituzione, anche in ambito pubblico, della nuova area professionale dei Quadri – qui denominata delle ‘elevate professionalità’ -, sicuri sin da adesso che essi sapranno affrontare con dinamismo, esperienza e partecipazione le nuove sfide del prossimo futuro. La nuova area professionale così immaginata, all’interno della quale troverà collocamento il personale apicale incaricato dell’esercizio di funzioni organizzative e gestionali, laureato e dotato di elevate capacità professionali, tecniche e organizzative, infatti, sembra riprendere la definizione stessa di “Quadro” del settore privato, manager che sino ad oggi si sono contraddistinti in ambito aziendale per l’elevata consapevolezza critica e la capacità di risolvere problemi di notevole complessità”ha affermato Gabriella Àncora, Presidente di Ciu-Unionquadri, il sindacato maggiormente rappresentativo della categoria dei Quadri e delle professioni intellettuali, presente al CNEL e al Comitato Economico e Sociale Europeo a Bruxelles.
Il salto è notevole: in questa profonda opera di riorganizzazione, sono state eliminate le tre aree precedenti contraddistinte da una semplice lettera e ne sono state introdotte quattro, contraddistinte da una chiara indicazione professionale. La prima – l’area base – sarà quella degli operatori caratterizzata da mansioni semplici e da una scolarità corrispondente alla scuola dell’obbligo. La seconda area sarà quella degli assistenti, dove sarà previsto un livello di mansioni di media difficoltà ed una scolarità corrispondente al livello di scuola superiore. La terza area sarà quella dei funzionari con compiti direttivi e professionalità superiore per il cui ingresso è prevista almeno la laurea breve. Ma la vera novità sarà costituita dalla nuova quarta area, definita delle elevate professionalità. In quest’ambito dovrebbe trovare collocazione il fulcro delle professionalità del personale non dirigente. L’intesa precontrattuale inoltre prevede la possibilità di transito meritocratico per il passaggio all’area superiore tramite procedura valutativa, in sostituzione del concorso.
“In ambito pubblico non ha mai trovato attuazione la categoria dei Quadri, né vi è stato riconoscimento alcuno per le alte professionalità non dirigenziali” ha continuato il Presidente Àncora. “Come CIU-Unionquadri abbiamo più volte sollecitato il Ministero della Funzione Pubblica in tal senso, chiedendo di dare dignità alle tante donne e uomini che, quotidianamente e senza nessun riconoscimento retributivo o di carriera, permettono alla macchina pubblica di procedere spedita e raggiungere traguardi impegnativi. Siamo molto soddisfatti di vedere che i nostri suggerimenti non siano stati vani” ha concluso Àncora.
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