Ricerca medica: via libera al consenso a “fasi progressive”
L’Autorità ha autorizzato uno studio sulle patologie toraciche, dando il via libera al cosiddetto consenso a “fasi progressive” nell’ambito della ricerca medica
Parere favorevole del Garante privacy al trattamento dei dati da parte dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona finalizzato allo studio dei pazienti affetti da patologie neoplastiche, infettive, degenerative e traumatiche del distretto toracico. Il progetto prevede la creazione di una banca dati e un’attività di ricerca in nove ambiti che saranno oggetto di ulteriori specifici protocolli e sottoposti ai Comitati etici competenti per territorio.
Per dare il via libera l’Autorità ha però richiesto ai ricercatori di fondare la raccolta – e il successivo trattamento di dati sulla salute per scopi di ricerca medica – sul consenso “a fasi progressive”.
Il Garante ha infatti autorizzato la raccolta e la conservazione dei dati nel data base “Torax”, fondandole su un primo consenso, espresso dai pazienti al momento di partecipare allo studio, a condizione che l’Azienda Ospedaliera acquisisca successivamente specifici consensi dai pazienti o il parere del Garante per quelli deceduti o non più contattabili, mano a mano che i progetti di ricerca verranno maggiormente definiti e approvati dai comitati etici territorialmente competenti.
L’Autorità ha preso favorevolmente atto delle misure tecniche implementate dall’Azienda ospedaliera per eliminare il rischio di identificazione dei pazienti, ritenendole allo stato idonee ad assicurare l’anonimizzazione dei dati trattati.
Tali misure dovranno tuttavia essere periodicamente verificate dalla Azienda ed eventualmente adeguate.