Una proposta per una nuova gestione dei dati
Nell’era digitale, la cessione di dati personali è diventata una prassi comune per accedere a servizi online apparentemente gratuiti. Tuttavia, questo comporta la perdita di controllo sulle proprie informazioni, utilizzate spesso per profilazioni commerciali senza il consenso pienamente informato degli utenti.
Inoltre l’utilizzo illecito dei dati personali è una problematica crescente, soprattutto nel settore del telemarketing, dove le informazioni vengono estratte in modo poco trasparente da processi aziendali. I cittadini si trovano quotidianamente a ricevere chiamate indesiderate per offerte di luce, gas, telefonia e altri servizi, spesso senza aver fornito il loro consenso. Le aziende, talvolta, acquisiscono liste di contatti da fornitori esterni senza garantire che questi abbiano ottenuto il consenso informato degli interessati. Questo comportamento non solo viola la privacy degli utenti, ma può anche portare a pratiche invasive come l’attivazione non richiesta di contratti o la diffusione di informazioni personali a terzi non autorizzati.
Per contrastare tali pratiche, le autorità competenti hanno adottato misure sanzionatorie significative.
Queste sanzioni sottolineano l’importanza di rispettare le normative sulla protezione dei dati personali e di garantire la trasparenza e il consenso informato degli utenti nelle attività di telemarketing. Le aziende devono implementare controlli rigorosi sulla gestione dei dati e assicurarsi che tutte le pratiche siano conformi alle leggi vigenti, al fine di tutelare la privacy dei cittadini e evitare sanzioni significative.
Il Valore dei Dati Personali
I dati personali rappresentano una risorsa economica di enorme valore. Le grandi piattaforme digitali offrono servizi gratuiti in cambio dell’accesso alle informazioni degli utenti, che vengono analizzate per indirizzare pubblicità mirate e altre strategie di marketing. Questo modello economico solleva preoccupazioni riguardo alla privacy e alla protezione dei dati, poiché gli utenti spesso non sono consapevoli dell’entità e delle modalità di utilizzo delle loro informazioni personali.
Una Proposta per Restituire il Controllo ai Cittadini
Per restituire ai cittadini il controllo sui propri dati, si propone un cambiamento di paradigma: passare dal concetto di possesso del dato al concetto di accesso al dato ceduto a terzi. In questo modello, i dati personali rimarrebbero conservati in un sistema centrale, potenzialmente basato su tecnologie come la blockchain, e gli enti terzi avrebbero solo un accesso schermato, limitato e controllato a tali informazioni. Questo approccio garantirebbe che i dati non possano essere condivisi o utilizzati senza il consenso esplicito dell’utente, similmente a come avviene con alcuni servizi di consegna che utilizzano numeri di telefono temporanei per proteggere la privacy dei clienti.
Il numero temporaneo o l’email temporanea rappresentano strumenti utili per proteggere la privacy dei cittadini, fungendo da filtro tra l’utente e il fornitore di servizi. Questi sistemi forniscono un dato virtuale, come un numero di telefono o un indirizzo email generato appositamente per l’occasione, che sostituisce il dato reale e personale dell’utente. Il dato temporaneo rimane attivo e funzionante solo fino a quando l’utente concede il proprio consenso all’uso, permettendo la comunicazione con il fornitore senza rivelare informazioni sensibili. Quando il consenso viene revocato, il numero o l’email virtuale vengono disattivati, impedendo ulteriori contatti o usi impropri. Questa tecnologia, già adottata in alcuni contesti come le piattaforme di consegna o i servizi di protezione della posta elettronica, garantisce che i fornitori non abbiano mai accesso diretto al dato reale, limitando i rischi di diffusione o abuso delle informazioni personali. Inoltre, permette agli utenti di mantenere il controllo totale su chi può raggiungerli e per quanto tempo, assicurando maggiore trasparenza e sicurezza nella gestione dei propri dati.
Il Registro Elettronico dei Dati Personali
Un elemento chiave di questa proposta è l’istituzione di un Registro Elettronico dei Dati Personali, un portale unico attraverso il quale ogni cittadino può monitorare in tempo reale quali dati sono stati condivisi, con chi e per quali scopi. Accedendo al portale tramite sistemi di identificazione digitale come SPID o CIE, l’utente potrebbe visualizzare tutte le informazioni concesse nel tempo, decidendo quali mantenere e quali revocare. Questo strumento aumenterebbe la trasparenza e la consapevolezza, permettendo una gestione più attiva e informata dei propri dati personali.
Benefici per lo Stato e la Società
Oltre ai vantaggi per gli individui, un sistema centralizzato di gestione dei dati personali offrirebbe allo Stato una visione chiara di quali piattaforme utilizzano le informazioni dei cittadini e in che misura. Questa trasparenza potrebbe facilitare l’implementazione di una digital tax più equa, basata sull’effettivo utilizzo dei dati personali da parte delle aziende. Le entrate derivanti da tale tassazione potrebbero essere destinate a fondi previdenziali per supportare le nuove generazioni, spesso caratterizzate da carriere lavorative discontinue, garantendo così una maggiore equità sociale.
Proposte Analoghe nel Mondo
A livello internazionale, diverse iniziative mirano a rafforzare la protezione dei dati personali e a restituire il controllo agli utenti. Ad esempio, l’Unione Europea ha introdotto il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), che stabilisce diritti chiari per gli individui riguardo all’accesso, alla rettifica e alla cancellazione dei propri dati personali. Inoltre, progetti come Gaia-X in Europa puntano a creare un’infrastruttura di dati che garantisca sovranità digitale e trasparenza nell’utilizzo delle informazioni.
Negli Stati Uniti, sebbene non esista una legislazione federale unificata sulla protezione dei dati, alcuni stati come la California hanno adottato normative proprie, come il California Consumer Privacy Act (CCPA), che conferisce ai cittadini diritti simili a quelli garantiti dal GDPR. Anche in India, si sta lavorando a una legge sulla protezione dei dati personali ispirata al modello europeo, evidenziando una tendenza globale verso una maggiore tutela della privacy degli individui.
Queste iniziative riflettono una crescente consapevolezza dell’importanza della privacy e della protezione dei dati personali a livello globale, evidenziando la necessità di soluzioni innovative per garantire che gli individui mantengano il controllo sulle proprie informazioni nell’era digitale.
Il progetto é tratto dagli studi del Prof. Fabio Pompei.