“Metodo Brindisi”: ecco di cosa si tratta
Confindustria e Cgil, Cisl e Uil lanciano il “Metodo Brindisi” per cogliere le opportunità che verranno dal Recovery Plan, mettendo al centro sviluppo, lavoro, salute e ambiente
Nasce il “Metodo Brindisi”. La Piattaforma condivisa promossa da Confindustria Brindisi, Cgil, Cisl e Uil, siglata dinanzi al Prefetto Carolina Bellantoni e presentata a tutti i Sindaci dei Comuni della Provincia di Brindisi, i Parlamentari e i Consiglieri regionali per il rilancio del territorio e per cogliere le opportunità che verranno dal PNRR, presentato dal Governo alla Commissione Europea.
Transizione energetica, chimica verde, industria della creatività, bonifiche, infrastrutture e ruolo del porto, dell’aeroporto e della ferrovia, mobilità sostenibile, inclusione sociale, rilancio del settore aeronautico e metalmeccanico, dell’edilizia, del commercio, dell’agroalimentare e del turismo: sono queste le priorità analizzate nel documento elaborato da Confindustria e Cgil, Cisl e Uil.
“La Piattaforma – dichiara il Presidente di Confindustria Brindisi Gabriele Menotti Lippolis – nasce dalla volontà comune di porre le basi fondamentali per cogliere le sfide chiave del futuro della nostra Provincia. Ogni Organizzazione ha fatto un passo indietro rispetto alle proprie posizioni, per fare tre passi in avanti e condividere azioni finalizzate alla crescita del territorio. E di questo voglio ringraziare i Sindacati, i Sindaci, i Parlamentari e i Consiglieri regionali che stanno rispondendo in maniera proattiva. Per questo ci fa piacere parlare di un “Metodo Brindisi“.
Il documento evidenzia tutte le sfide che dovrà affrontare il territorio brindisino e che coincidono con i tanti obiettivi che il Paese si è posto. Si parte dalla Transizione Energetica: “La completa decarbonizzazione del sistema energetico del territorio brindisino entro il 2025 – si legge nel documento – rappresenta una sfida per tutti gli stakeholder: essa potrà trasformarsi in una vera e propria opportunità in termini ambientali ed energetici ed aprire la strada per una nuova strategia di sviluppo economico ed occupazionale, legittimando la provincia di Brindisi ad attrarre le risorse stanziate dall’UE per investire sull’ “economia verde”.
Altro tema trattato nel documento è quello delle Bonifiche, che dovrebbe essere oggetto di interventi incisivi, mediante lo strumento dell’Accordo di Programma. Rilevanza strategica è, altresì, attribuita ai temi della Ricerca, Università, Formazione e Cultura, anche mediante il rilancio della Cittadella della Ricerca, con specifiche proposte operative. Infine, nel documento sono affrontate le problematiche di settori chiave per il territorio come il metalmeccanico, l’edile, l’aeronautico, l’agroalimentare e il turismo.
“La Piattaforma sottoscritta tra le Parti – dichiara il Segretario Generale della CGIL Brindisi Antonio Macchia – parte dal presupposto che tutti i temi e gli investimenti incardinati nel NGEU devono avere, in modo diretto o indiretto, concreti effetti sul lavoro ed essere sempre finalizzati alla salvaguardia e crescita occupazionale. Lo sviluppo green rappresenta una straordinaria occasione anche per contribuire a ridurre i divari e le diseguaglianze, a partire dalla redistribuzione primaria del reddito (salari, profitti e rendite). Inoltre, è necessario non far venire mai meno il dovuto controllo sul versante del contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata e l’attenzione alle procedure che hanno un impatto ambientale, il rispetto rigoroso dei contratti collettivi nazionali sottoscritti da CGIL. CISL e UIL e la qualità del lavoro soprattutto per ciò che riguarda salute e sicurezza”.
“La Cisl Taranto Brindisi – dichiara Segretario Generale della CISL Taranto – Brindisi Gianfranco Solazzo – giudica con estremo favore la nuova stagione di dialogo sociale avviatasi insieme con Confindustria Brindisi, Cgil e Uil territoriali, in forza di una strategia partecipata e di lungo periodo, in grado di misurarsi con le opportunità derivanti dal PNRR e riassunta in una Piattaforma territoriale condivisa. Era, questo, l’ultimo miglio da percorrere, prima di inaugurare una nuova, lunga e proficua stagione di vertenzialità territoriale per lo sviluppo, l’occupazione, la transizione energetica, la ricerca, l’Università, la chimica verde, le bonifiche, le infrastrutture materiali e immateriali connesse al ruolo del porto, dell’aeroporto e della ferrovia, al rilancio dei settori metalmeccanico, edile, agroalimentare, turistico, alla Zes con la Zona Franca”.
“Il nuovo “Patto sociale” o “metodo Brindisi” necessita, da subito, dell’adesione convinta di tutti i soggetti della concertazione territoriale, le Istituzioni periferiche e la politica, la Regione e gli Enti locali, le restanti Associazioni datoriali e gli Enti strumentali, le rappresentanze parlamentari e regionali pugliesi. A tutti la Cisl chiede corresponsabilità e coerenza, rifuggendo da protagonismi che rischierebbero di rivelarsi un boomerang e, soprattutto, impoverirebbero la capacità contrattuale del territorio nei confronti del Governo, come nel caso del CIS che, tuttavia, andrebbe rilanciato come opportunità aggiuntiva di sviluppo e di occupazione per tutti i comuni della provincia adriatica”.
“La UIL Brindisi – dichiara il Segretario Generale della UIL Brindisi Antonio Licchello – guarda con grande soddisfazione allo strumento della Piattaforma che, tuttavia, deve rappresentare esclusivamente un punto di partenza rispetto agli obiettivi posti, con la consapevolezza che le numerose criticità che riguardano il mondo del lavoro e, più in generale, l’economia della nostra provincia, possono essere affrontate e superate solo ed esclusivamente con la collaborazione e il contributo di tutti. In altri termini, solo se riusciamo ad operare in una logica di sistema e a fare rete tra i diversi ruoli, possiamo ottenere i risultati sperati.”
Fonte Immagine: Comunicato Stampa Confindustria Brindisi