Biglietti treno scontati e quasi regalati: i social e la sharing economy
Che i social network abbiano cambiato il nostro modo di vivere è ormai un dato di fatto, condividiamo sempre più informazioni personali in rete, utilizziamo i social per comunicare con persone ed aziende e viviamo buona parte delle nostre vite on-line, per alcuni, per assurdo, è più importante condividere che “vivere” il momento.
Un utilizzo sempre più diffuso dei social è quello della condivisione e dello scambio di prodotti / servizi, caso interessante è quello dei biglietti dei treni utilizzati dai tanti pendolari che quotidianamente attraversano la penisola per motivi familiari, di lavoro o di piacere.
E’ noto che le compagnie ferroviarie (esattamente come le aeree) offrano biglietti scontati se il viaggio viene programmato con largo anticipo e aumentino il prezzo sotto data di partenza, comportamento tipico del pendolare che (giustamente) desidera risparmiare è quello di acquistare “pacchetti” di biglietti per le date di rientro ma che spesso capita di non poter “consumare” a causa di un impegno imprevisto.
Qui entra in gioco il principale social network al mondo: “Facebook” che è stato utilizzato da gruppi di pendolari per organizzarsi e scambiarsi i biglietti dei treni acquistati ma non utilizzabili a causa di imprevisti o cambiamenti di programma.
Il principale gruppo di pendolari conta oltre 136.000 iscritti (ottobre 2019) e si chiama “Compro/vendo biglietti Trenitalia e Italo“, in questo gruppo è possibile mettere in vendita i propri biglietti e acquistare a prezzi decisamente vantaggiosi biglietti di altri viaggiatori che altrimenti andrebbero perduti.
Il servizio offerto è utile, comodo e completamente gratuito (non ci sono costi di intermediazione) ma è necessario prestare la massima attenzione alle condizioni di servizio delle compagnie, al tipo di biglietto acquistato (sconto per particolari categorie che potrebbero non essere valide per il nuovo acquirente) e al venditore / compratore che potrebbe cercare di prendere il biglietto o il denaro senza poi consegnare quanto concordato.
Foto di S. Hermann & F. Richter da Pixabay